coordinamento e responsabile scientifico: Roberto Secchi
personale strutturato:
Pietro Valentino
Alessandra Criconia
Maurizio Alecci
staff:
Claudio De Angelis
Giambattista Reale
Massimiliano Amati
Pietro Bellucci
Convenzione conto terzi con A.N.A.S. S.p.A | 2010-2011
- supporto alla progettazione
- coordinamento tecnico
- redazione degli elaborati
- campagne fotografiche
Il masterplan sulle opere di compensazione e integrazione territoriale del “progetto preliminare” per migliorare l’accessibilità all’aeroporto di Fiumicino ha, tra i suoi obiettivi prioritari, quello di individuare la “migliore integrazione possibile” tra l’infrastruttura e il territorio. Integrazione che richiede la minimizzazione/mitigazione degli impatti negativi ed il potenziamento di quelli positivi. Si tratta in altri termini di trovare una “soluzione di compromesso” tra un insieme variegato di costi e benefici in quanto un tracciato stradale non potrà avere sul territorio solo impatti positivi e non dovrà avere solo impatti negativi. Gli effetti (positivi o negativi) che il nuovo tracciato viario avrà sul territorio sono di diversa natura in quanto l’infrastruttura può impattare sia sulle risorse territoriali (archeologiche, ambientali, paesaggistiche, urbanistiche, idrogeologiche e così via) sia sulle funzioni già insediate o insediabili (residenziali, economiche o di natura pubblica) che sulle altre infrastrutture per la mobilità di merci, persone e informazioni. Dal punto di vista della valutazione si tratta, quindi, di elaborare un “sistema” che “aiuti” il decisore a scegliere un tracciato che sia “accettabile” dai principali “attori” di un dato territorio. Si tratta di tutti quegli stakeholder (dagli amministratori locali agli operatori economici dalla collettività ai gruppi di pressione) che, con diverso peso e con potere più o meno vincolante, possono comunque influire sull’iter realizzativo del progetto (provocando l’interruzione dei lavori o ritardando l’apertura dei cantieri). Per essere “socialmente accettabile” la proposta progettuale deve, perciò, essere fatta propria o dalla maggioranza degli attori o da quella parte degli stakeholder che costituiscono gli opinion leader. Per raggiungere l’indispensabile livello di approvazione sociale è necessario che nella scelta del tracciato si tenga conto dei “punti di vista” (interessi e preferenze) di questi attori. Per far sì che i voti favorevoli al tracciato eccedano quelli contrari si dovrà individuare e definire un progetto che rappresentando una “soluzione di compromesso” tra i differenti punti di vista, possa soddisfare, anche se non totalmente, le esigenze dei principali gruppi di pressione. Il gruppo di ricerca DiAP-Sapienza ha elaborato un “sistema di aiuto” alle decisioni che possa servire a questo scopo. Si tratta di un sistema di valutazione multicriteriale che misura, per ogni alternativa di tracciato (e/o per suoi segmenti) e per ogni sua interconnessione con altre modalità di trasporto (nodi), gli impatti che la nuova infrastruttura potrebbe generare su: