Dipartimento di Architettura e Progetto DiAP
direttore prof. arch. PIERO OSTILIO ROSSI
progettista incaricato prof. arch. ROSARIO GIGLI
coordinamento tecnico-amministrativo Centro Progetti del DiAP, responsabile arch. MAURIZIO ALECCI
PROGETTAZIONE INTERNA - 2011
Supporto tecnico-amministrativo:
- definizione ambiti di progetto
- studio e risoluzione delle interferenze con progetti di Sapienza
- rapporti con gli enti di controllo
- pratiche amministrative per la procedura di progettazione interna
Per far fronte al trend negativo che si registra dal punto di vista della disponibilità di posti alloggio, la “Sapienza” ha posto un particolare impegno in sinergia con le agenzie regionali e soprattutto attraverso una stretta collaborazione con gli enti locali al fine di assumere un ruolo significativo nelle politiche di realizzazione di residenze per studenti.
La partecipazione della “Sapienza” al bando per “l’erogazione dei finanziamenti relativi agli interventi per alloggi e residenze per studenti universitari”, nell’ambito della Legge 338/2000, si inserisce all’interno di un ampio piano edilizio che consentirà la realizzazione di tre strutture residenziali con le quali la “Sapienza” coprirà, anche se solo in parte, il fabbisogno di posti alloggio. Si tratta di numeri che possono garantire all’università di inserirsi all’interno del mercato, offrire un’alternativa valida agli studenti fuori sede e diventare con il tempo un calmiere per gli esosi affitti che oggi gli studenti della “Sapienza” sono costretti a pagare.
Il progetto qui illustrato nasce pertanto sulla base di quanto disposto dalla Legge 338/2000 e di quanto prescritto dai D.M.26/2011 e D. M. 27/2011, che hanno costituito la base normativa per la redazione del progetto.
L’edificio oggetto della progettazione parteciperà al bando di cofinanziamento del M.I.U.R. per quanto attiene la parte delle residenze e dei servizi ad esso correlati. Nel progetto è inoltre prevista una porzione commerciale, che seppur integrata al resto al fine di formare un progetto unitario, risulta totalmente indipendente, sia funzionalmente che strutturalmente. Questa porzione non è soggetto alla richiesta di cofinanziamento del M.I.U.R. e sarà realizzata con finanziamenti esterni.
Successivamente al completamento della progettazione definitiva, la procedura per il cofinanziamento del M.I.U.R è stata affidata a Laziodisu, struttura della Regione Lazio che si occupa di realizzare e gestire residenze universitarie, che ha acquisito i progetti e il diritto d’uso dell’area di Sapienza.
La scelta di collocare lo studentato presso l’area dello SDO di Pietralata scaturisce dalla vicinanza e la facilità di collegamento con la Città Universitaria e dalla futura presenza, in adiacenza di un Centro di Biotecnologie della Sapienza, in fase di progettazione nel corso del 2011.
L’area oggetto dell’intervento, già di proprietà della Sapienza, fa parte di un Programma Urbanistico portato avanti dalla Amministrazione Comunale di Roma per la realizzazione di un Polo Direzionale a Pietralata. L’Amministrazione Comunale ha redatto un Piano Particolareggiato ed un Progetto con le indicazioni planivolumetriche denominato Progetto Unitario Area A che costituiscono la base normativa attraverso la quale realizzare l’intero complesso. La Sapienza ha acquisito l’area da Roma Capitale ad aprile del 2011 al fine di realizzare sia il complesso dello Studentato sia il Centro di Biotecnologie per complessivi 71.640 mq di Superficie Utile Lorda.
Per quanto attiene strettamente il Progetto dello studentato, in prima istanza è stato preso in considerazione un criterio insediativo fondato su corpi di fabbrica paralleli, ortogonali alla direzione dell’asse in comune con l’edificio delle Biotecnologie.
Ne conseguiva una configurazione volumetrica articolata con altezza mediamente di quattro o cinque piani. Ad una prima esplorazione tipologica risultava una volumetria estremamente compatta con distanza tra i piani di facciata insoddisfacenti.
La volumetria migliorava se si adottavano corpi di fabbrica semplici e non doppi, ma in questo caso la soluzione sarebbe stata più onerosa con maggiori altezze dei corpi di fabbrica.
Si è passato ad analizzare una tipologia insediativa a “pettine” basata su tre corpi di fabbrica ortogonali ed un quarto parallelo alla strada interna. Anche questa soluzione risultava estremamente compatta e poco adeguata al disegno complessivo di tutto il comparto.
A priori è stata scartata la soluzione che prevedeva due corpi di fabbrica paralleli alla strada interna e la sua variante che disponeva uno dei corpi di fabbrica sull’asse del filo fisso a nord come prevede il Piano Particolareggiato.
Si è pensato che questa soluzione poco armoniosa rispetto al disegno complessivo del comparto avrebbe comportato dei vuoti tra i corpi di fabbrica con un rapporto insoddisfacente larghezza-altezza degli edifici.
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DiAP
Prof. arch. PIERO OSTILIO ROSSI
PROGETTISTA INCARICATO
Prof. arch. ROSARIO GIGLI
COORDINATORE ARTISTICO
Prof. arch. ROSARIO GIGLI
COORDINAMENTO TECNICO-PROGETTUALE
arch. MAURIZIO ALECCI
COORDINAMENTO TECNICO-AMMINISTRATIVO
arch. MAURIZIO ALECCI
PERSONALE VII RIP. AA. EE. COADIUVANTE (ora Area gestione edilizia di Sapienza):
DIRIGENTE: arch. Paola Di Bisceglie
RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO: arch. Claudio De Angelis
ANTINCENDIO: ing. Gianluca Zori
COLLABORATORE: arch. Alessia Passaretta
COLLABORATORE: geom. Giovanni Perrotti
PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO DEL DiAP
Responsabile Amministrativo Delegato
CINZIA TURI
amministrazione
TERESA CHESTI
ATTILIA DE ROSE
segreteria
FEDERICA BRAMUCCI
ROSA BRACCA
SUPPORTI TECNICI ALLA PROGETTAZIONE
IMPIANTI MECCANICI: ing. Mario Lucheroni
IMPIANTI ELETTRICI: ing.Stefano Annibaldi
STRUTTURE: ing. Luigi Serio
COMPUTO e CAPITOLATO: arch. Giorgio Biscetti
SICUREZZA: arch. Valentina Osti
INDAGINI GEOLOGICHE: prof. Gabriele Scarascia Mugnozza
RELAZIONE GEOTECNICA: prof. ing. Giuseppe Lanzo
FATTIBILITA' AMBIENTALE: dott. arch. Domenico D'Olimpio
ELABORAZIONE GRAFICA:
arch. Francesco Michele Brunetti
arch. Laura Calcagnini
Enrico Coscarella
dott.ssa Francesca Romana Fieri
arch. Eleonora Lucantoni