Committente
Sapienza Università di Roma
Coordinamento progettuale Orazio Carpenzano
Progettista Anna Giovannelli
Responsabile centro progetti DiAP Maurizio Alecci
Realizzazione modello fisico Alessandra Di Giacomo (Centro progetti DiAP)
Personale Area Gestione Edilizia di Sapienza:
Dirigente: Massimo Babudri
Responsabile Unico del Procedimento: Armando Viscardi
Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione: Claudio De Angelis
Gruppo di progettazione:
Fabio Balducci
Giuliana Briulotta
Paolo Marcoaldi
Simone Leoni
supporto tecnico alla progettazione:
Filippo Fiordeponti [strutture]
Alfredo Passeri [stima]
Progetto definitivo ed escutivo - 2017/2020
Supporto alla progettazione, coordinamento tecnico, modellazione fisica, redazione grafica e fotografia
Il progetto per il recupero e la rifunzionalizzazione dell'edificio del Dopolavoro Universitario si è svolto all'interno del Centro Progetti del Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza Università di Roma e coordinato da Orazio Carpenzano e Anna Giovannelli.
L'edificio del Dopolavoro Universitario fu realizzato nel 1933 - 1935 da Gaetano Minnucci all'interno del grande recinto della nuova Città Universitaria di Roma, una delle più importanti testimonianze dell'architettura moderna in Italia tra le due Guerre. Il fabbricato fu elevato sulle strutture di fondazione di una clinica incompiuta che faceva parte del complesso del Policlinico, il cui progetto era stato già elaborato dagli ingegneri del Genio Civile a partire dal 1919. Successivamente l'impianto di Marcello Piacentini ricomprese l'edificio all'interno del perimetro della Città Universitaria situandolo a chiusura del fronte principale proprio nell'angolo tra il viale delle Scienze e viale dell’Università.
L’intervento nasce dall’esigenza di Sapienza di realizzare alloggi per studenti nell’edificio sito in Via Palestro n. 63, prevedendo la localizzazione di attività di servizio e di supporto allo studentato, ovvero di servizi ricreativi, didattici, culturali nella sede dell’ex Dopolavoro, dal 2008 proprietà di Sapienza, all’interno della Città Universitaria.
Il progetto prevede la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione dell’ala nord-ovest dell'edificio, con interventi di restauro e risanamento conservativo relativamente ai tre livelli e alle facciate, e l'adeguamento normativo anche nei confronti degli attuali standard igienici e dell'accessibilità da parte di persone con difficoltà motorie.
Il programma di Sapienza è dunque volto a riutilizzare l’ala del fabbricato come foresteria e studentato, pur mantenendo al piano terra l’esercizio di una caffetteria e al primo livello il ripristino del Salone delle Feste, con la conseguente scopertura del solaio che ne ha cancellato la dimensione a doppia altezza, frutto di un precedente intervento che aveva anche obliterato il sistema radiale dei lucernari lungo la linea perimetrale della sua copertura.
L’importanza di queste semplici operazioni consiste anche nel fatto di potere, con l’occasione, attivare un rinnovato sistema di accessibilità attraverso un riordino dei percorsi fruitivi, ripensando i rapporti tra esterno e interno, le logge, i giardini, le aree pertinenziali che costituiscono un prezioso comparto di spazialità intermedie tra le Architetture e il Campus.
Gli interventi, oltre al ripristino della configurazione tipologica del fabbricato con l’articolazione tra spazi serviti e connettivo, sono mirati altresì all’adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico rispetto alla vigente normativa.
Si prevede una rinnovata relazione tra spazi di servizio, collegamenti orizzontali e collegamenti verticali, favorita dall'installazione dell'ascensore, che determina una doppia accessibilità al fabbricato: da un lato l’ingresso originario sul lato ovest, prospiciente su viale delle Scienze; dall’altro l'ingresso sul lato est.
Al piano terra, il cui accesso avviene dall’interno della Città Universitaria, si prevede la ristrutturazione delle superfici relative a: